Isadora Duncan “La madre della danza moderna”
„Esistono tre tipi di ballerini: in primo luogo, quelli che considerano la danza come una sorta di esercizio ginnico composto da arabeschi impersonali e aggraziati; secondo, coloro che, concentrando la mente, conducono il corpo al ritmo dell'emozione desiderata, esprimendo una sensazione o un'esperienza memorabile. Infine, ci sono quelli che trasformano il corpo in una brillante fluidità, cedendolo all'ispirazione dell'anima.” - Isadora Duncan
Il ritmo, il movimento e la danza sono espressioni contenute nel corpo umano che ogni giorno cercano di manifestarsi in superficie. Nel corso della storia, questi tre elementi erano liberi (danza tribale), poi controllati nei periodi rinascimentale e barocco, per essere liberati di nuovo attraverso la danza moderna all'inizio del XX secolo.
La danza moderna
La danza moderna, un ampio genere di danza teatrale, è nata in Germania e negli Stati Uniti alla fine del XIX e l'inizio del XX secolo come rifiuto e ribellione contro il balletto classico, contro l'uso di corsetti a maglia stretta e scarpe da ballo a punta alla ricerca della libertà di espressione.
Angela Isadora Duncan, pioniera della libertà di movimento, fu la prima dei ribelli. Oggi è conosciuta come la “Madre della danza moderna”. Isadora Duncan fu una ballerina americana e francese nata a San Francisco nel 1877 come la più giovane di quattro figli di Joseph Charles Duncan e Mary Isadora Gray.
Il suo interesse per la danza è iniziato molto presto, all'età di cinque anni. All'età di 14 anni lei e sua sorella Elizabeth Duncan davano già lezioni di danza ai bambini del vicinato.
La mia vita
Isadora Duncan autobiografia
La carriera nella danza, convinzioni e influenze di vita
Isadora entrò a far parte della compagnia teatrale di Augustin Daly a New York all'età di 19 anni, dove ballò e recitò. Nella sua ricerca di espressione artistica, partecipò a lezioni di balletto con Marie Bonfanti, prima ballerina e insegnante di balletto a New York ma delusa dal rigoroso regime di danza e dai movimenti del corpo controllati, rinunciò molto rapidamente e iniziò la sua carriera da solista.
Ballava a piedi nudi per i ricchi, avvolta in una toga greca e con una lunga sciarpa intorno al collo che le permetteva la desiderata libertà di corpo, così da poter esprimere liberamente tutte le emozioni nascoste dentro di sé. Questo fu la nascita e l'inizio della danza moderna come la conosciamo oggi e Isadora Duncan ne fu la promotrice.
„ Il corpo del ballerino è semplicemente una manifestazione luminosa dell'anima. La vera danza è espressione di serenità, gestita dal ritmo profondo dell'emozione interiore. L'emozione non raggiunge subito il culmine dall'azione intensa; prima si riproduce, dorme come la vita dentro un seme e si sviluppa con una delicata lentezza. I Greci capirono la bellezza duratura di un gesto in movimento e in espansione che termina con la promessa della rinascita.” - Isadora Duncan
Isadora Duncan fu la prima ballerina a usare la musica classica di Beethoven, Chopin e Wagner per ballare, una rivoluzionaria della danza che attraverso il suo movimento naturale e libero (ispirato all'arte greca classica, alla danza popolare, alla danza sociale, alla natura e alle forze naturali) ispirò molti scrittori, pittori e artisti del tempo. Antoine Bourdelle, Auguste Rodin, Arnold Rönnebeck e Abraham Walkowitz crearono opere ispirate a Isadora Duncan. Quando venne costruito il Théâtre des Champs-Élysées a Parigi, lo scultore Antoine Bourdelle scolpì il personaggio di Isadora Duncan in rilievo sopra l'ingresso e Maurice Denis introdusse la sua figura nell'affresco delle nove muse nella platea del teatro.
La Duncan si esibì principalmente in Europa, America e Russia. Aprì persino delle scuole di danza, dove insegnò ai bambini la bellezza e la libertà della danza e del movimento.
La sua missione di vita era di creare bellezza e educare i giovani. Guidata da quest'idea, formò un gruppo di sei ragazze “Isadorables” che ballarono in uno stile moderno dal 1905 al 1920 e successivamente adottarono e continuarono il suo insegnamento di danza.
„Innanzitutto, insegniamo ai bambini a respirare, a vibrare, a sentire e a diventare un tutt'uno con l'armonia generale e il movimento della natura. In primo luogo, creeremo un bellissimo essere umano, un bambino che balla.” - Isadora Duncan
Vita sentimentale
La vita sentimentale di Isadora Duncan fu controversa quanto la sua espressione di danza e la sua visione della vita in quel momento. Ebbe un figlio con il designer teatrale Gordon Craig e un altro con Paris Singer, figlio di Isaac Singer, magnate della macchina da cucire Singer, ma entrambi i bambini morirono in un tragico incidente quando l'auto della loro governante cadde dentro il fiume Senna. Mentre viveva e insegnava in Russia, sposò Sergej Esenin, il poeta russo più popolare del XX secolo, 18 anni più giovane di lei. Questo fu il suo unico matrimonio.
Tali eventi influenzarono fortemente la sua vita e, come ogni vero artista, riversò le proprie emozioni nella danza. Brahms Waltzes (1905), The Lullaby Solo, Marseillaise (1915) e Marche Slave (1917) sono solo alcune delle sue danze volte a esprimere i suoi sentimenti e la sua posizione politica dell'epoca.
„Il vento? Io sono il vento. Il mare e la luna? Sono il mare e la luna. Lacrime, dolore, amore, voli degli uccelli? Sono tutti loro. Danza ciò che sono. Peccato, preghiera, fuga, la luce che non è mai stata sulla terra o sul mare? Ballo ciò che sono.” - Isadora Duncan
La fine
„Adieu, mes amis. Je vais à la gloire!” (“Addio, amici miei, vado verso la gloria!”), furono le sue ultime parole, secondo la dichiarazione della sua cara amica Mary Desti. Mentre viaggiava a bordo di un'automobile CGSS Amilcar, la sua sciarpa di seta avvolta attorno al collo si aggrovigliò nell'asse della ruota posteriore, estraendola dall'auto aperta.
Oltre alla sua tragica fine, ci sono molti intrighi, trame d'amore e fatti interessanti che riguardano Isadora Duncan. Potete saperne di più leggendo la sua autobiografia “La mia vita” che fu pubblicata per la prima volta nel 1927 oppure vedere il film del 1968 “Isadora” di Karel Reisz con Vanessa Redgrave nel ruolo principale. Potete addirittura soggiornare nel suo posto preferito qui a Opatija ovvero nella suite Isadora Duncan Junior della Villa Amalia, dove Isadora adorava stare con suo marito Sergej Esenin e lasciarsi ispirare dalla danza delle palme di fronte alla villa.